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Nota su carenza servizi territorio di Orvieto.

Nota alla Regione Umbria e Trenitalia del 9/2/2020.

Egregio Assessore,
Gent.ma Direttrice,

con la presente si vuole porre l’attenzione delle SS.VV.II. su una carenza di servizi ferroviari, che riguarda il territorio dell’orvietano e la città di Orvieto, al primo mattino, precisamente, verso Firenze, che su Roma, tale problematica è stata posta, insieme ad altre, all’attenzione degli Amministratori Comunali, in un incontro che si è tenuto presso il Comune di Orvieto, dai rappresentanti del Comitato Pendolari RomaFirenze, che è aderente al Coordinamento, ed a cui ha partecipato, anche, lo scrivente.

Cominciamo col far notare che, come da orario ferroviario, non ci siano treni che permettano di raggiungere direttamente o indirettamente il capoluogo toscano come, pure, Arezzo, prima delle ore 09:00, infatti, ad Orvieto il primo treno al mattino che transita, in direzione nord, è il RV 2304 alle ore 07:21 ed arriva a Firenze alle ore 09:52, oppure ci si vede costretti a partire con il primissimo regionale diretto a Roma e da lì prendere un treno AV a ritroso.

Così come verso Roma dopo l’IC 581 da Firenze, che transita ad Orvieto alle ore 07:25 ed arriva nella Capitale alle ore 08:20, non vi sono treni che permettano di arrivare nel capoluogo laziale entro le ore 09:00, ma bisogna utilizzare la macchina con un ulteriore aggravio di costi, quanto meno fino ad Orte, stante, per di più, l’inaffidabilità dell’EN 297 München/Roma, quasi sempre in ritardo, come lo è il suo corrispondente serale EN 296, che ha comportato, per sopperire ad una situazione di disagio per i pendolari, dal cambio orario di dicembre, la messa in servizio di un treno regionale Chiusi/Orte/Chiusi, in coincidenza, ad Orte, con il RV 2490 Roma/Perugia.

Breve digressione circa gli EN München/Roma/München, sembrerebbe che tali servizi internazionali, previo accordi con le ferrovie austriache Öbb, modificheranno sia le tracce orarie, che le modalità di accesso.

Per non parlare di quando, come accaduto, anche, giorni fa, viene soppresso il sopracitato IC da Firenze e l’unico collegamento da Orvieto che si ha è un bus, il PG052, servizio sostitutivo, partente intorno alle ore 07:10, diretto Terni, che effettua fermata ad Orte, nel piazzale antistante la stazione, prima di proseguire per la destinazione finale. Di fatto, detto bus, oltre a partire prima, non ha la capienza per raccogliere i passeggeri che utilizzano, solitamente, l’IC, da Orvieto, ed, inoltre, di per sè ha, già, tempi di percorrenza superiori ad un convoglio ferroviario, che si aggravano, molte volte, per via del traffico veicolare.

Per quanto sopra, si evidenzia, altresì, come dalla stazione di Chiusi partono, al primo mattino, parecchi treni Regionali e Regionali Veloci diretti Firenze, tra questi vi è il RV 3168 partente alle ore 06:24, con arrivo a Firenze S.M.Novella alle ore 07:57, così come ad Orte dalle ore 08:01 alle ore 08:53 verso Roma partono il RV 2481 e gli IC 531 e 533.

Per questo, a fronte della necessità di mobilità di una parte del territorio umbro, si è qui a richiedere di valutare la possibilità di effettuare, sulla falsariga dei treni serali

R 6731/6730, Chiusi/Orte/Chiusi, una coppia di treni che permetta, al mattino, la coincidenza a Chiusi con il RV 3168 e che ripartendo dalla città toscana, dopo il transito dell’IC 581, consenta ad Orte la coincidenza con uno dei servizi sopracitati diretti a Roma, come, anche, con l’IC 534 e/o il RV 2480 direzione Terni/Foligno.

Ci permettiamo di rammentare, infine, che fino a qualche anno fa circolava un treno che partiva, al primissimo mattino, da Terni fino a Terontola, via Orte, e poi proseguiva verso Perugia, effettuando il cosiddetto giro del lago, che rendeva possibili le coincidenze, in direzione nord, richieste oggi.

In attesa di un cortese sollecito cenno di riscontro alla presente, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

p. Coordinamento Comitati Pendolari Umbri