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Rimodulazione dei servizi ferroviari. Lettera alla Regione Umbria e Trenitalia.

Egr. Dott. Enrico MELASECCHE GERMINI
Assessore ai Trasporti ed Infrastrutture della Regione Umbria

Gent.ma Dott.ssa Sabrina DE FILIPPIS
Direttore Divisione Passeggeri Regionale Trenitalia S.p.A.

Gent.ma Dott.ssa Amelia ITALIANO
Direttore Trasporto Regionale dell’Umbria Trenitalia S.p.A.

apprendiamo da un comunicato stampa emesso, in data 01 Giugno u.s., unitariamente dalle Segreterie Regionali dei Sindacati Trasporti, che, dal 14 Giugno p.v., i treni RV 3159 Firenze – Foligno e il RV 3162 Foligno – Firenze non saranno più effettuati, mentre i seguenti treni RR.VV. 2483, 2487, 2327 saranno limitati ad Orte invece di arrivare a Roma Termini e conseguentemente i RR.VV. 2324, 2490 e 2492 partiranno dalla Stazione di Orte anziché da Roma Termini.

E’ vero che si sta affrontando una situazione straordinaria, come quello di una pandemia, e, durante la fase più critica, vi è stata una forte contrazione dei viaggiatori dovuta al confinamento e quindi sono stati riveduti tutti i servizi ferroviari, con graduali aggiornamenti, secondo necessità, ma proprio in queste ore in cui si è avviata la nuova fase 3, con la riapertura tra Regioni, e, conseguentemente,  anche, con un previsto aumento delle persone che utilizzeranno i servizi ferroviari, veniamo a conoscenza di quanto sopra riportato.

Ciò che più colpisce, oltre alla soppressione della coppia per Firenze, è l’attestazione ad Orte dei treni da e per Roma, si parla del RV2324 Roma/Ancona partente alle 13:28 arrivo 17:37 corrispondente del 2327, del RV2490 Roma/Perugia partente alle 19:04 arrivo 21: 35 ultimo servizio diretto per il capoluogo umbro, del RV2492 Roma/Terni partente alle 22:40 arrivo 23:39  ultimo servizio diretto per l’Umbria coincidente con bus per Foligno, del RV2483 Perugia/Roma partente alle 11:58 arrivo 13:56 corrispondente del 2484, del RV2487 Perugia/Roma partente alle ore 15:56 arrivo 18:35 corrispondente del 2490, del 2327 Ancona/Roma partente alle 18:25 arrivo 22:25, corrispondente del 2492.

Non comprendiamo le scelte di cui sopra, che creeranno, certamente, ulteriori disagi a chi utilizza il treno, causate sia dal taglio del carico, che dalla disabitudine ad un servizio, con minori, futuri, introiti da bigliettazione, conseguente al fatto di non sapere se la decisione di attestare il materiale nella città laziale sia “temporanea” o “definitiva”.

Che porterebbe, altresì, ove fosse questo ultimo caso, il conseguente rischio di perdere le tracce di detti treni sulla AV/AC Roma/Firenze, a favore di altri servizi.

Ed, inoltre, perché tali scelte sono state prese, quantomeno, per questa fase 3, di riapertura tra Regioni ed anche con l’estero, senza aver reso partecipe sia lo scrivente Coordinamento dei Comitati Pendolari Umbri, in quanto soggetto esponenziale di interessi di rilevanza sociale nell’ambito del trasporto pubblico, che le Associazioni Regionali dei Consumatori e, precisamente Confconsumatori, Federconsumatori ed Adic, tutti partecipanti al Tavolo del Trasporto Ferroviario in Umbria, istituito, nella precedente Legislatura, proprio per trattare le questioni di ambito ferroviario e con cui si è concordata la presente nota.

Non ci permettiamo, in questo contesto, di entrare, inoltre, nel merito della decisione della Regione Lazio di sopprimere, sine die, le tre coppie di treni Rieti/Terni/Roma Tiburtina e vv.vv., operanti dal lunedì al venerdì, proprio perché trattasi di servizi a contratto di altra Regione, ma utilizzati anche dagli Umbri, che ha avuto, però, la conseguenza di concedere, al mattino, la fermata di Orte al RV2479, treno che con il RV2486, pomeridiano, era l’unico, diciamo, veloce tra tutti i servizi ferroviari regionali umbri, ma sulla questione velocizzazione, già sollevata più volte, in più incontri, torneremo in altro momento.

Infine, volevamo far notare che da Perugia per andare a Roma in macchina ci sono tre o quattro cantieri ….uno sul viadotto Genna (Perugia), poi a Ponte San Giovanni proprio sullo svincolo di Assisi e Terni con file interminabili, un altro altezza Marsciano, per non parlare della chiusura, proprio di questi giorni, del viadotto Montoro sulla SS675 da e verso l’autostrada A1, per cui forse più servizi diretti su Roma servirebbero.

Per quanto sopra, si richiede alle SS.VV.II. di rivedere immediatamente le decisioni prese e/o quanto meno di chiarire, cortesemente, la validità effettiva di tali risoluzioni.

Cordialmente,

Coordinamento Comitati Pendolari Umbri